Una delle risposte al problema nutrie potrebbe essere quello di aprire la via al consumo, legale. Ne è convinto Michel Marchi, sindaco del comune Gerre de' Caprioli, di soli mille abitanti vicino a Cremona, e presidente dei Piccoli Comuni dell'Anci Lombardia. “Posso affermare che è buona – dice al Fatto Quotidiano – quasi meglio della carne di coniglio”.
“Spendiamo milioni di euro per riparare i danni che questi animali fanno ad argini e difese idrauliche. Si cercano soluzioni politiche ponendo a carico di cacciatori volontari l’onere (non tutto in verità) di ucciderle e riporre le carcasse” evidenzia. “In mezzo mondo la nutria si mangia – aggiunge Marchi – e anche in altre province e regioni ‘fluviali’ già si ragiona in questi termini. Dico semplicemente: legalizzatela!”. “Chi non vorrà provare non credo subirà torture corporali. Il vegetariano rimarrà tale, il vegano idem, lo scettico pure. Ma escludere a prescindere questa strada è limitante e, a mio avviso, nel lungo periodo dannoso”. Marchi evidenzia che a differenza dei topi, la carne di questo roditore non porta leptospirosi, come evidenziano alcuni verbali dell'Asl. “È totalmente erbivora e alle alte temperature i batteri se ne vanno”.
"Altro che gabbie, fosse comuni e celle frigorifere”, Marchi già si fa promotore di iniziative a tema. “Garantisco l’organizzazione di una sagra paesana gastronomica a tema”.
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