Grazie ad un accordo siglato con le regioni Valle d'Aosta e Piemonte, il Parco Nazionale del Gran Paradiso ha ceduto parte del suo territorio a condizione che venissero allargate le aree protette nelle due regioni.
La parte ceduta dall'ente è pari a 47 ettari, 153 ettari sono però di fatto passati al parco valdostano del Monte Avic, con l'accordo dei tre comuni valdostani ntrod, Aymavilles, Cogne, Champorcher e dei quattro piemontesi Ceresole Reale, Noasca, Locana e Ronco Canavese; diventando zona di protezione speciale e sito d'importanza comunitaria.
"E' stato compiuto l'ultimo atto amministrativo - commenta Santa Tutino, responsabile del servizio aree protette della Regione Valle d'Aosta - che conclude un lavoro quinquennale di concertazione tra Ente e Comuni per definire nel dettaglio le modifiche che da un lato hanno portato alla cessione di piccole porzioni antropizzate rendendole di più facile gestione e dall'altro all'acquisizione di aree di ineteresse ambientale".