Un capitolo decisivo per il miglioramento delle condizioni degli habitat e per la salvaguardia della fauna selvatica, che attualmente vede nelle pratiche agricole il suo nemico numero uno, è la riforma della Pac, ovvero la Politica Agricola Comune, in via di definizione in un lungo processo che vede il coinvolgimento di tutti gli organi della Comunità Europea, dei Paesi aderenti e di tutti i soggetti interessati.
Lo scorso 5 luglio la commissione dei capigruppo del Parlamento europeo ha deciso di conferire anche alla Commissione Ambiente la competenza sugli aspetti ambientali della Pac post 2020. La novità è stata accolta con favore dalla FACE (Federazione Europea delle Associazioni dei Cacciatori).
“Un passo positivo – commenta Ludwig Willnegger, segretario generale della Face - a parte dei gruppi politici del Parlamento europeo per raggiungere gli obiettivi di biodiversità nei terreni agricoli europei. Ciò dovrebbe portare a una migliore cooperazione durante i prossimi negoziati intensivi sulla PAC. Questo dovrebbe essere considerato un successo per i cacciatori europei e per la biodiversità dei terreni agricoli ".
Considerando che la maggior parte della piccola selvaggina cacciabile (e non) è stata drasticamente ridotta a causa delle pratiche agricole non sostenibili e dei pesticidi, è chiaro quanto questa sia una partita determinante per il futuro della caccia europea.