La starna frequenta da sempre le terre di Scozia, ma in questo ultimo secolo ha subito come altrove gravi defezioni, dovute a una gestione alquanto grossolana. E' quanto risulta - ne informa la Scottish Gazette del Fieldsport Magazine - da una ricerca effettuata da Dave Parish, per conto del Game & Wildlife Conservation Trust.
La ricostituzione di siepi e margini erbosi favorisce la presenza di insetti, molto adatti per alimentare le popolazioni di starne, senza ostacolare le normali attività agricole. Ma come si legge nel rapporto tutto questo non basta.
Un problema sono i rapaci, una volta rari, ora comuni, con livelli significativi di predazione registrati da GWCT nel sud della Scozia. Con l'aiuto di Kingdom Farming, Kings Seeds e Scottish Agronomy, i ricercatori stanno lavorando a un progetto per favorire una maggiore protezione contro i predatori alati, attraverso la messa in produzione di colture nello stesso tempo adatte alle starne e di sufficiente copertura da sguardi indiscreti dal cielo.
Colture anche a lunga scadenza, che non comportino eccessivo lavoro per gli agricoltori, dove sono state liberate alcune brigate di starne, dotate di piccoli ricetrasmettitori, per seguire i soggetti a distanza, senza disturbarne i comportamenti.
I ricercatori e le organizzazioni venatorie sperano che questo progetto possa produrre preziose informazioni, utili a migliorare i programmi agroambientali, nonché incoraggiare un maggior numero di agricoltori a prendere in considerazione la coltivazione di colture adeguate.