Mentre ormai il bilancio delle vittime è salito a oltre 100 morti e 1500 feriti, si organizzano le prime gare di solidarietà per dare una mano ai migliaia di sfollati che da oggi non avranno più una casa in cui tornare. Si parla di oltre 50 mila persone.
Molti volontari in queste ore hanno cercato di raggiungere i comuni abruzzesi colpiti dal sisma e di contribuire a scavare tra le macerie, un comportamento che però purtroppo, in situazioni d'emergenza come queste, si rivela spesso controproducente nella gestione dei soccorsi. Il messaggio più volte ribadito dalle autorità della protezione civile è stato infatti quello di non spostarsi in auto verso la regione per evitare di intasare le zone del soccorso.
Quello che possiamo fare, tutti (e questa redazione lo farà per prima), è dare un contributo in termini di denaro tramite i diversi conti correnti appositamente istituiti. La CRI (Croce Rossa Italiana) si è attivata per prima, ecco come contribuire:
Conto Corrente Bancario C/C BANCARIO n° 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati -Tesoreria - Via San Nicola da Tolentino 67 - Roma intestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 - 00187 Roma. Coordinate bancarie (codice IBAN) relative sono: IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020. Causale PRO TERREMOTO ABRUZZO -
Conto Corrente Postale n. 300004 intestato a: "Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma c/c postale n° 300004 Codice IBAN: IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004 Causale: Causale PRO TERREMOTO ABRUZZO -
Donazioni on line: è anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della CRI all'indirizzo www.cri.it/donazioni.html. 
Aggiornamento delle 12:00: E' sempre più grave la situazione sul luogo della tragedia del terremoto che ha coinvolto 26 comuni dell'aquilano. Le vittime accertate sono ora 40 ma i dispersi si contano ancora a decine ed il bilancio si pensa sia destinato ad aumentare soprattutto perchè il terremoto ha colpito nel cuore della notte e ha sorpreso la popolazione nel sonno. E' polemica sulla possibilità di prevedere questa tragedia, da un mese infatti si sarebbero avvertite continue mosse sismiche, per alcuni il preludio di ciò che è successo questa notte.
Aggiornamento delle 10:35: Salgono a 27 i morti accertati del terremoto che ha gravemente colpito la zona dell'Aquila, nel corso della mattinata il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha firmato il decreto che nomina il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso a Commissario Straorinario per la gestione dello stato d'emergenza. Berlusconi ha annunciato che Bertolaso potrà disporre di tutti i fondi disponibili per le calamità. Il premier ha annullato la partenza per Mosca prevista per stamattina e si è diretto sul posto della tragedia. Intanto continuano le operazioni di soccorso che stanno coinvolgendo da ore anche l'esercito che sta affiancando la protezione civile nel cercare e soccorrere le vittime del disastro sismico.
Edizione delle 8.00: Almeno 16 i morti accertati in questi minuti in cui scriviamo, 30 i feriti, migliaia le persone rimaste senza casa. La scossa sismica che ha investito l'Abruzzo questa notte alle 3 e trenta con epicentro L'Aquila ha raggiunto quota 5,8 della scala Richter (tra l'ottavo e il nono grado della scala Mercalli).
“E' senz’altro la peggiore tragedia di inizio millennio” ha detto il responsabile della protezione civile Guido Bertolaso, Berlusconi in queste ore firmerà lo stato di emergenza nazionale, un decreto che darà a Bertolaso la responsabilità di gestire la situazione come Commissario straordinario del Governo.
Intanto tra le macerie sono molti gli uomini della protezione civile e dei vigili del fuoco impegnati a scavare per cercare le persone ancora vive intrappolate tra i muri crollati. Ma ad essere gravemente colpita dal terremoto non è solo il capoluogo della regione, ci sono vittime in diversi comuni dell'aquilano, la protezione civile si sta organizzando per raggiungere in modo capillare tutti i luoghi dell'emergenza. Per questo Bertolaso ha chiesto la collaborazione degli italiani ed evitare di intasare le strade.