Quante volte abbiamo sentito la solfa delle motivazioni ambientali a sostegno della scelta di nutrirsi soltanto di vegetali? Una scelta comunemente accettata come eticamente superiore perché rispetta il diritto di vita degli animali e giova al Pianeta, visto che, si è sempre detto, a tot kg di carne prodotta corrispondo tot emissioni di Co2.
A quanto pare però i conti non tornano, perché, stando agli studi incrociati da sei università americane sulla sostenibilità dei vari regimi alimentari, è emerso praticamente il contrario. E cioè che se scegliessimo tutti di evitare carni e derivati animali non ci sarebbero abbastanza terreni per coprire tutto il fabbisogno energetico degli umani sulla terra. Il disboscamento arriverebbe a punte mai raggiunte, con conseguenze nefaste per la vita sulla terra.
I ricercatori hanno sviluppato un modello di simulazione biofisica che ha calcolato il fabbisogno pro capite e la quantità di terreni agricoli necessari per la popolazione nel suo complesso, stabilendo quale dieta sia più sostenibile e quale migliorerebbe di più le possibilità di sostenere la vita umana sulla Terra.
Dal confronto di 10 tipi diversi di diete è emerso che quelle che accettano derivati animali, come è per esempio quella vegetariana che prevede uova e latticini, o quella mediterranea, che non disdegna pesce e carne in quantità moderata, sono più sostenibili perché in grado di garantire un fabbisogno energetico maggiore. Quella vegana invece ha lo svantaggio di concentrarsi sulla sola agricoltura, lasciando troppe risorse disponibili completamente inutilizzate.
E' emerso dunque che sia il veganesimo che un consumo eccessivo di carne portano a gravi carenze e a scompensi nutrizionali, dannosi alla salute e al pianeta. La scelta più giusta, concludendo, non è altro che la più equilibrata e quella di maggiore buonsenso.
Ci sarà pur un motivo se ciò che fa bene a noi e alla Terra ricalca esattamente ciò che è scritto nel nostro patrimonio genetico. Siamo onnivori, dediti all'agricoltura e all'allevamento, ma anche alla caccia e alla pesca dalla notte dei tempi. Accettarlo, senza eccessi, tornando a regimi di vita più spartani e mantenendo vive tradizioni millenarie, è l'unica strada per continuare ad esistere.