Volterra, terra di pecorino e pecorai, torna a fare i conti con il lupo. Una vera strage quella registrata negli ultimi giorni: nella zona tre aziende in tutto hanno contato ben quarantotto capi predati, divorati o feriti a morte dal lupo.
Di fronte alle ipocrisie animaliste, capaci di elevare scudi per i poveri lupi ma del tutto indifferenti per gli animali uccisi, gli allevatori non sono più disposti a censurare le immagini strazianti delle mattanze. Come ha fatto Bartolomeo Carta, presidente del consorzio del pecorino delle Balze volterrane, che ha subito l’ultimo attacco, e ha poi postato un filmato su facebook che mostra senza filtri come sono stati ridotti i suoi animali.
"In pochi giorni gli allevatori della Valdicecina hanno subìto attacchi a ripetizione con danni economici enormi" spiega. "Non ne possiamo davvero più" ha aggiunto Carta, appellandosi al ministro Gian Marco Centinaio perché non lasci questo settore da solo, senza risposte adeguate per porre fine a questi scempi giornalieri".
Di seguito il post di Carta:
"Ecco a cosa sto pensando che anche oggi grazie ha tutti quei buonisti , animalisti che sono al mare pensando di salvare il pianeta e grattandosi gli attributi sotto l' ombrellone io son qui a mantenere il vostro adorato Lupo e godere di questo macabro spettacolo, inerme davanti a questi poveri animali straziati che pur non avendo colpa stanno pagando con la vita le voglie degli ambientalisti e di chi dal Lupo ne ha fatto una fonte di reddito con i loro piani di studio sperpera di soldi pubblici, e danneggiando chi lavora notte e giorno per fargli da mangiare; colazione, pranzo, e cena !!!! Tutte le volte che siete a tavola pensare a quanta gente a lavorato per voi per darvi pane, latte e tutto il resto ? Mi appello al ministro Gianmarco Centinaio perché non lasci questo settore da solo senza Delle risposte adeguate per porre fine a questi scempi giornalieri".