Il WWf ha rinnovato i vertici nazionali eleggendo Stefano Leoni a nuovo presidente. Leoni, nell'associazione da molti anni prima come guardia venatoria, è stato poi tra i fondatori dell'Ufficio legale, per cui, tra le altre cose, ha seguito attivamente le campagne referendarie sulla caccia.. Ai vertici dell'associazione c'è dal 2005 quando è stato nominato vicepresidente.
E' stato inoltre Commissario di Governo realizzando la bonifica dell'Acna di Cengio e della Valle Bormida ed ha ricoperto numerosi incarichi per conto del Ministero dell'Ambiente in materia di parchi nazionali, normativa sulle acque, bonifica siti contaminati e gestione dell'emergenza rifiuti.
Leoni ha salutato con queste parole la sua elezione: "Il WWF ritiene che l'uscita dall'attuale grave crisi economica non possa prescindere da una riacquisita centralità della tutela dell'ambiente e della conservazione dei sistemi naturali comuni a tutte le specie viventi. Il ruolo che il WWF vuole assumere è di sfida e proposizione rispetto ad un momento di crisi culturale e di rappresentanza dei temi ambientali nel contesto politico-sociale".
"Assistiamo - ha detto ancora il neo presidente di WWF Italia - al tentativo di una progressiva marginalizzazione delle tematiche ambientali all'interno dell'attuale dibattito politico italiano, situazione che ha già aperto varchi pericolosi per l'introduzione di proposte ormai ‘vecchie' e dannose per il paese, dal nucleare al reiterato schema di grandi opere, dalla deregulation sulla caccia alla recrudescenza dell'aggressione al territorio fino ai recenti tentativi di accreditamento istituzionale del negazionismo scientifico tramite le aule parlamentari”.