"Sono convinto che il Trentino riuscirà velocemente a rimediare a questi danni. Ci vorranno molti anni per il patrimonio boschivo ma tutto il resto sarà fatto prontamente perché c’è una provincia autonoma efficiente con una protezione civile all’avanguardia a livello nazionale". Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in occasione dei sopralluoghi in Trentino e Friuli Venezia Giulia nelle zone colpite dalla forte ondata di maltempo che si è abbattuta sull’Italia a partire dal 28 ottobre scorso.
In diversi fanno natare come il suolo, anche quello boschivo, sia sempre più vulnerabile. Come per esempio ha fatto in queste ore Renato Ferretti, Consigliere nazionale dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. "Gli eventi climatici - ha scritto - sono sempre più estremi. I loro effetti sono però amplificati da una gestione del bosco non sempre adeguata perché vengono ritardati i tagli ed il conseguente rinnovo, da una ormai assente manutenzione del reticolo idraulico minore a causa della assenza di presidio umano e dalla non remunerativita' delle operazioni di regimazione idraulico-Agraria, dalla cronica assenza di programmi di manutenzione programmata delle infrastrutture stradali e non. Infine le alberate urbane debbono essere considerate, come sono, organismi viventi che debbono essere gestiti con attente competenze agronomiche ed assistiti da programmi di sostituzione".