Alla manovra finanziaria, attualmente all'esame della commissione Bilancio della Camera, sono stati presentati una serie di emendamenti che riguardano gli animali da compagnia e non solo.
L'Intergruppo per i diritti degli animali (lo presiede, manco a dirlo, l'On. Brambilla, e ne fanno parte un folto numero di esponenti di tutti i partiti) ha presentato un pacchetto di richieste avanzate dalla Lav e altre associazioni animaliste che propone la riduzione dell'Iva (10%) sugli alimenti, sui prodotti farmaceutici veterinari da banco, sugli integratori per cani e gatti e sulle prestazioni veterinarie e l'aumento della soglia di detraibilità delle spese, portandola a 1.060 euro con un minimo di 60: applicando la detrazione al 19%, il massimo detraibile passerebbe da circa 50 a 190 euro.
Tra gli emendamenti alla manovra finanziaria che riguardano gli animali ce n'è anche uno della Lega che riguarda la specie invasiva nutria. Si prevede lo stanziamento di un fondo da 6 milioni da spalmare in tre anni per “fronteggiare le emergenze derivanti dai danni provocati dalle nutrie” in agricoltura, compresa la predisposizione di piani per “il contenimento e l’eradicazione” del roditore.