Dopo l'incidente sulla A1 a causa di un branco di cinghiali, anche Wwf chiede "un Piano straordinario per la gestione del cinghiale" che preveda "interventi prioritari per mettere in sicurezza le strade a scorrimento veloce con maggior traffico veicolare, attraverso dissuasori e sistemi di allerta già sperimentati, interventi per la prevenzione dei danni alle colture agricole ed un programma di contenimento del numero degli animali basato su censimenti seri ed attendibili e l'utilizzo di recinti di cattura in grado di assicurare un prelievo controllato e selettivo degli animali".
La ong animalista "esprime il suo cordoglio per la vittima dell'incidente di questa notte lungo l'autostrada A1 ed è vicino ai numerosi feriti coinvolti nel grave incidente. Tuttavia, attribuire al branco di cinghiali la diretta responsabilità dell'incidente è riduttivo e strumentale: dovranno essere infatti accertate le responsabilità del gestore dell'Autostrada A1 che doveva assicurare la sicurezza rispetto all'ingresso nell'asse viario di persone o animali controllando adeguatamente le recinzioni che di norma devono essere presenti lungo tutte le autostrade. Come devono essere accertate le dinamiche dello scontro e la velocità delle automobili coinvolte".
L'incidente per il WWF "non può diventare il pretesto per richiedere interventi "straordinari" per il controllo delle popolazioni del cinghiale nel nostro paese, la cui proliferazione è risultato di una pessima gestione faunistico - venatoria condizionata da precisi interessi della lobby dei cacciatori".