Il cacciatore di selezione, Alessandro Marovelli, evidenzia la problematiche dei lupi e del conseguente cambiamento della fauna selvatica.
"La situazione è sempre più critica - dichiara Marovelli - i lupi alla ricerca di cibo, stazionano ormai sempre più stabilmente nei pressi dei centri abitati, creando molta preoccupazione nella popolazione, nell’immobilismo della Regione e dell'assessore all’agricoltura e politiche per la montagna".
Marovelli parla di numerosi casi segnalati all' ATC 12 (ambito territoriale caccia Lucca) di “carcasse" ritrovate nelle campagne appartenenti alle diverse specie di ungulati (cinghiali, caprioli, daini…) a riprova della vicina presenza del predatore. Inoltre, le numerose squadre di cinghiale, lamentano sempre più aggressioni ai loro ausiliari (cani da caccia), da parte degli ungulati, incattiviti dallo stress continuo della predazione.
"Tutto questo - aggiunge il cacciatore - si riflette anche nel mondo della selezione, specialmente nella caccia al muflone, poiché gli animali per sfuggire alla predazione, sono costretti a cercare luoghi ripidi e rocciosi, lasciando esposti i più piccoli e deboli, che spesso pagano con la vita questi attacchi, con conseguente e drastica riduzione dei capi. Non sono esenti da questo scempio, neppure cervi, daini e caprioli che dai censimenti effettuati risultano in forte calo rispetto agli anni passati".
"È ormai evidente - sostiene - che da una semplice reintroduzione della specie Lupus nelle nostre zone, (come volevano farci credere i luminari della Regione Toscana), la situazione forse sia sfuggita di mano. Siamo dispiaciuti che molti Sindaci con superficialità si divertono a pubblicare sui social branchi intercettati dalla foto trappole installate per i nostri boschi, lasciandosi andare ad apprezzamenti che potrebbero anche evitare vista la critica situazione".