E' un nuovo modo di fare ambientalismo quello che Gilda Moratti, figlia del petroliere Gianmarco, scomparso l'anno scorso, e dell'ex Ministro Letizia, racconta in una intervista al Corriere della Sera. Per lei, nata nel lusso ma educata dai genitori ad agire direttamente per ciò in cui si crede – noto l'impegno dei coniugi per San Patrignano -, è uno stile di vita.
Tanto da portarla a rischiare direttamente laddove i crimini contro la natura fanno giare soldi a palate. Con la Ong che ha cofondato con Andrea Crosta e Francesco Rocca, l'Eal, Elephant Action League, finanzia indagini sul contrabbando d’avorio e fa arrestare i trafficanti di specie protette: 250 miliardi, il terzo grande affare del crimine internazionale dopo la droga e le armi. Grazie ad ex agenti segreti e microspie la Ong fa operazioni sotto copertura, fino a collaborare con le autorità per fare arrestare i trafficanti. Operazioni che la vedono partecipare in prima persona con viaggi pericolosi e lunghi periodi lontana da casa, dove ha due figli.
“Io non apro orfanotrofi per cuccioli, non pattuglio i mari. Da più di sei anni, vivo facendo intelligence – spiega al Corriere -. Un approccio nuovo, anomalo, forte”. "Abbiamo girato un documentario prodotto da Leonardo Di Caprio, Sea of Shadows, che ha appena vinto il Sundance Film Festival e verrà proiettato all’Onu. Lì, si vede chi siamo noi di Eal, come lavoriamo: schedando i criminali, collaborando coi servizi segreti. E diventando pericolosi per la gang. In Africa abbiamo fatto arrestare il Totò Riina del contrabbando d’avorio. In Cina, abbiamo filmato i trafficanti. In certi Paesi come il Kenya o la Tanzania, a me hanno sconsigliato d’andare. In Sudamerica devo stare attenta: noi Moratti siamo noti per l’Inter, troppi rischi".
E poi nell'intervista la stoccata all'ambientalismo di casa nostra: “All’estero, ci sostengono gli Obama, Hillary Clinton, la famiglia reale inglese. Molta Hollywood, anche: c’è il progetto d’una serie tv su di noi, stile Narcos. Persino Gheddafi fu il primo a dire che l’acqua è un problema molto più urgente del petrolio. In Italia, niente: i Verdi sono politicizzati, non vedo leader sensibili. Anche Giovanna Melandri se n’è andata, quando ha capito che tanto non cambia nulla. Gli ambientalisti, i conservazionisti, gli animalisti... Tutti “isti” che parlano fra loro e non alla gente. Nomi senza contenuto”.
Insomma, sarà un'ambientalista, sarà una figlia di papà, ma è di sicuro una che si distingue dalla massa di questi salottieri italiani. Che dite? Sarà mica che le radici venatorie della famiglia abbiano forgiato il suo carattere? Il padre era un ottimo cacciatore, il nonno, Paolo Brichetto Arnaboldi, fu grande cacciatore e presidente della delegazione italiana del Consiglio Internazionale della Caccia. Qualcosa vorrà dire. O no?