Nei giorni scorsi il quotidiano francese Le Figaro ha anticipato una decisione del presidente Macron, che intende aumentare gli abbattimenti in deroga dei lupi, per dare una risposta agli allevatori che lamentano insistenti attacchi alle loro greggi.
Fino ad oggi sono stati concessi circa cinquanta abbattimenti all'anno, secondo protocolli ben definiti.
“Vogliamo eradicare il lupo? No, anche se comprendo la disperazione degli allevatori di fronte a questi crescenti attacchi”, ha detto Emmanuel Macron in occasione di un dibattito a cui ha partecipato a Grèux les Bain, nel sud-est della Francia. Tuttavia, ha continuato “oggi sappiamo che abbiamo superato i cinquecento esemplari in tutto il paese e per questo il Ministero ha emanato disposizioni molto precise per aumentare il livello dei prelievi, passando dal 10-12% al 17-19%”.
Sembra che in quel dipartimento dal 2017 al 2018 gli attacchi dei lupi siano passati da 555 a 693, con 600 capi uccisi in più, per un totale nel 2018 di 2211 capi di bestiame uccisi.
Il ritorno del lupo, arrivato in Francia dall'Italia nei primi anni novanta, è favorito dalla riforestazione, dall'abbandono delle campagne, dall'aumento delle prede e dalla sua capacità di adattarsi, oltre che dalle troppo severe disposizioni europee che ne dispongono la totale protezione.