Risalgono a qualche anno fa le prime denunce dell'autorevole associazione Survival International (la sostengono nomi come Noam Chomsky, Desmon Tutu, Vandana Shiva, Claude Levi Strauss e il Dalai Lama) nei confronti di Wwf, per presunti abusi, pestaggi e torture, sul popolo dei pigmei Baka che vivono nel Parc National de Lobéké, da parte di ranger finanziati dal Panda, allo scopo, pare, di convincerli ad abbandonare le loro terre.
Dopo lo scandalo, a fronte di numerose testimonianze dei sopravvissuti e una copiosa documentazione, l'associazione ambientalista aveva promesso che avrebbe fatto luce sui fatti, aprendo un'indagine interna. Ma da allora sembra che poco sia cambiato. Almeno stando alle nuove pesanti accuse, di analoghi abusi in diversi paesi in Africa e in Asia.
A denunciarle è un nuovo reportage investigativo, dal titolo “WWF’ Secret War – WWF Funds Guards Who Have Tortured And Killed People” della testata BuzzFed News, che documenta l'esistenza di forze paramilitari finanziate dal Wwf “protagoniste di pestaggi, torture, aggressioni sessuali e uccisione di moltissime persone”. Non solo, l'inchiesta, durata un anno, svolta in sei paesi e basata su oltre 100 interviste e migliaia di pagine di documenti interni dell'associazione avrebbe dimostrato anche l'insabbiamento delle prove raccolte. La Ong è infatti accusata di aver tenuti nascosti gli esiti dell'indagine commissionata nel 2015 a un esperto camerunense, che aveva segnalato come “Le popolazioni indigene e le comunità locali confinanti con le aree protette sono vittime di violazioni dei diritti umani e violenze da parte di eco-guardie”. Queste guardie, secondo lo stesso rapporto erano sostenute da un considerevole supporto tecnico, logistico e finanziario.
A fronte di queste pesanti accuse il Wwf ha annunciato una nuova indagine indipendente che esaminerà anche il modo in cui le segnalazioni di abuso sono gestite dai dirigenti del Wwf International in Svizzera. “Per aiutare a informare e rafforzare questa revisione - scrivono dal Panda -, abbiamo chiesto a BuzzFeed di condividere tutte le prove che ha ottenuto per supportare queste affermazioni. Il lavoro del WWF - si legge nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa - dipende da un profondo sostegno, coinvolgimento e inclusione della comunità. Abbiamo politiche rigorose progettate per garantire sia noi che i nostri partner a salvaguardare i diritti e il benessere delle popolazioni indigene e delle comunità locali nei luoghi in cui lavoriamo. Qualsiasi violazione di queste politiche è per noi inaccettabile e, nel caso in cui la revisione dovesse rivelarne, ci impegniamo a intraprendere azioni tempestive”.
BuzzFeed News ribatte facendo presente che finora il Panda non ha risposto alle domande dettagliate inviate all’ONG.