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News NaturaLupo, impietoso il confronto con altri Paesi venerdì 12 aprile 2019 | | Il Piano Lupo, versione marzo 2019 del ministro Costa, recita all'Azione 4.5 di pagina 39 "Promozione di una politica coerente tra i Paesi della regione Alpina".
Coerente forse è il termine meno adatto visto che, tanto per dirne una, l'Italia, delle sei nazioni, "è l'unica a non prevedere il controllo della popolazione del carnivoro che, - come giustamente fa notare il Lucio Parodi in un blog pubblicato oggi su BigHunter.it - per la salvaguardia delle attività antropiche e della fauna più debole e sensibile, non può essere lasciata espandersi sino a saturare l'ambiente".
Parodi fa notare come l'Italia in passato non abbia mai dato seguito al "Protocollo di collaborazione italo-franco-svizzera per la gestione del lupo nelle Alpi" stipulato a Parigi il 13 giugno 2006 dai rappresentanti del Ministeri dell'Ambiente e per l'Italia. Perchè? Come intende sanare le evidenti contraddizioni rispetto al modus operandi adottato da anni in tutti gli altri paesi?
C'è poi un'altra questione fondamentale. Allo stato attuale, incomprensibilmente, non si conosce ancora una stima plausibile del lupo nel nostro paese basata su seri monitoraggi, al contrario dei Paesi citati sopra, che, pur avendo popolazioni di gran lunga inferiori a quella presente in Italia, monitorano la situazione di anno in anno, prevedendo interventi mirati qualora ce ne fosse bisogno. Si chiama gestione, questa sconosciuta. | Leggi tutte le news | |
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