Il ritrovamento di un esemplare di lupo nella Darsena di Milano ha lasciato tutti a bocca aperta. La lupa è stata salvata dai Vigili del Fuoco nelle acque del Naviglio Grande. E' sembrato talmente strano si trattasse di un lupo che da subito si è pensato fosse solo un cane, un lupo cecoslovacco, abbandonato o fuggito da qualche allevamento clandestino.
L'animale è stato trasportato al canile sanitario dell’Ats metropolitana, dove ha trascorso la notte e poi, stabilito dai rilievi morfologici che si trattasse invece di un lupo selvatico, trasferito al Cras “Monte Adone”, sull’Appennino tosco emiliano. I tecnici del Cras e un team di biologi e naturalisti delle Università di Bicocca e Pavia, che da anni supportano monitoraggi della specie nel Parco del Ticino, da cui è probabilmente arrivato il lupo, hanno effettuato i prelievi ematici e di pelo per le analisi del dna. Secondo la Dottoressa Olivia Dondina, ricercatrice del Dipartimento Scienze dell’Ambiente e della Terra dell’Università Bicocca, si tratta probabilmente di un subadulto allontanatosi dal branco negli Appennini del Pavese e incamminatosi lungo il corridoio naturale rappresentato dal Parco del Ticino. Gli esemplari solitari infatti utilizzano questo passaggio per raggiungere le Alpi e ricongiungersi con le popolazioni dell'Est.
A margine di tutta questa vicenda, segnaliamo la manifestazione di giubilo del Wwf Lombardia, che si rallegra perchè questo ritrovamento dimostra che la natura in città è cosa possibile e giusta. Un'affermazione che certo solleverà qualche perplessità.