In cima all’agenda del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, che si è riunito ieri presso la Prefettura di Trento ci sono per la prima volta i lupi. In particolare un branco in Val di Fassa, molto confidente verso l'uomo, che – è stato detto – può rappresentare un rischio per la sicurezza delle persone.
“È la prima volta che il Commissario del Governo e il rappresentante di Ispra accostano alla presenza del lupo in Trentino la questione dell’incolumità delle persone, siano esse residenti o turisti” ha affermato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. “Attendo ora - aggiunge il presidente - che il prefetto Sandro Lombardi invii il verbale della seduta, con una comunicazione ufficiale, così da procedere con la richiesta, che recapiteremo al ministero dell’Ambiente, di operare in deroga alle attuali normative e procedere al prelievo, in particolare la cattura, degli esemplari che più volte in passato sono entrati nel centri abitati della val di Fassa. Questi esemplari si sono spinti fin nei giardini delle abitazioni private o nei parchi giochi, frequenti in quel momento da adulti e bambini”.
Anche Ispra è dello stesso avviso. Piero Genovesi, del Servizio per il coordinamento delle attività della fauna selvatica di Ispra, presente all'incontro, ha detto: “il pericolo per l’uomo non va sottovalutato, non esiste rischio zero ma limitato". Genovesi non ha escluso possano generare possibili situazioni a rischio sicurezza e incolumità per le persone.
Intanto il Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento ha segnalato due novità in tema di gestione dei lupi, ovvero l’autorizzazione da parte del ministero dell’Ambiente ad interventi di dissuasione e, soprattutto, la cattura di 5 esemplari per consentire approfondimenti e studio sulle loro abitudini.