In Ecuador una sentenza storica ha restituito 200 mila ettari di foresta amazzonica al popolo indigeno. Gli indigeni (i Waorani di Pastaza) si sono difesi in una causa legale in opposizione all'azione governativa, che, nonostante la contrarietà degli indigeni, aveva messo all'asta le terre incontaminate amazzoniche a tutto vantaggio delle compagnie petrolifere, destinandole dunque alle trivellazioni.
I giudici della Corte provinciale di Pastaza hanno annullato questo atto, bloccando la vendita all'asta delle foreste. Ciò potrebbe costituire un vantaggioso precedente per tutte le altre cause legali sullo stesso tema, e per fermare dunque il processo di deforestazione che mina la salute dell'intero pianeta.
“Oggi i tribunali hanno riconosciuto che il popolo Waorani e tutti i popoli indigeni hanno diritti sui loro territori che devono essere rispettati. Gli interessi del governo nel petrolio non hanno più valore dei nostri diritti, delle nostre foreste, delle nostre vite ” commenta Oswando Nenquimo, portavoce dei Waorani di Pastaza, che ha aggiunto: “Ma la lotta è tutt’altro che finita. Il governo farà appello perché vuole ancora il petrolio sotto la nostra terra. Le popolazioni indigene di tutta l’Amazzonia e il mondo devono unirsi per proteggere le nostre case “.