In assoluta controtendenza rispetto agli altri paesi Ue, dove i Verdi hanno avuto una vera e propria esplosione in termini di consensi, da noi, al solito, il vecchio e riciclato partito, oggi Europa Verde, (dove figurano i soliti nomi pluri trombati da trent'anni a questa parte), non riesce a superare il 2,3% dei consensi.
La grande novità di queste elezioni è stata proprio la forza ambientalista. In diversi Paesi il successo è stato davvero eclatante. In Germania per esempio i Verdi, con il 20,8% dei voti, sono il secondo partito dopo la Cdu e hanno raddoppiato il risultato delle scorse europee. Giova ricordare che i verdi tedeschi non sono affatto contrari alla caccia, ma ne riconoscono il ruolo ambientale e di gestione faunistica. In Francia, con il 12,9% sono il terzo partito, nel Regno Unito arrivano all'11% e il Belgio al 15. In tutto agli ambientalisti europei dovrebbero andare qualcosa come 69 seggi. Il che significa che saranno una forza importante in qualsiasi decisione del Parlamento Europeo.
In Italia niente di tutto ciò. Le elezioni hanno confermato l'incapacità dei nostri ambientalisti di costituire un partito serio e strutturato in grado di guardare alle grandi sfide del futuro e di cogliere al balzo l'opportunità che il grande movimento partito dai ragazzi di mezza Europa (Fridays for future), sta offrendo alla politica.
Invece di concentrarsi sui cambiamenti climatici e su concrete politiche economiche e sociali, trovando alleanze con altri partiti progressisti, i Verdi italiani non hanno fatto altro che litigare e arroccarsi su vecchi cavalli di battaglia superati dal tempo, con i quali immaginano un Paese imbalsamato, che non sa stare in un'economia complessa e di promuovere con programmi strutturati l'inevitabile passaggio verso la sostenibilità ambientale.
E per dirlo con le parole di Messner, di qualche tempo fa, ma sempre molto attuali: “In Italia i Verdi non hanno forza perché non sono pratici. Se sono fondamentalisti anche loro non sono accettabili. Il fondamentalismo sia di destra sia di sinistra non può funzionare perché la vita è anche una questione pratica non è soltanto idealismo o populismo. Bisogna realizzare le idee, bisogna affrontare le sfide”.