La scorsa notte, sui monti della val di San Valentino, nel territorio di Porte di Rendena, l’orso M49 è stato catturato dal personale del Corpo Forestale Trentino in applicazione dell’ordinanza del presidente delle Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, del 1° luglio scorso. Portato nell’area faunistica del Casteller, a Trento Sud, dove è giunto poco dopo le ore 3, l’orso è tuttavia riuscito a scavalcare le molteplici recinzioni, anche elettrificate, alle prime luci dell’alba, e ad addentrarsi nel bosco. Lo si apprende da una nota della Provincia di Trento.
Attualmente l'area è presidiata da personale del corpo forestale, anche con l’ausilio di cani. “Si è verificato un evento assolutamente anomalo, non previsto dai tecnici dell’Ispra e dagli altri esperti che avevano certificato l’area del Casteller, che non ha eguali in Italia per condizioni di sicurezza. – ha detto Fugatti - Tutto ciò rende giustizia delle preoccupazioni che avevamo espresso circa la pericolosità di questo esemplare e delle misure che avevamo deciso di assumere. A maggior ragione, a questo punto, ogni tipo di intervento per garantire la pubblica sicurezza non potrà che essere considerato assolutamente opportuno e legittimo. Nel frattempo abbiamo avvisato dell’accaduto il ministro, che ha manifestato a sua volta sorpresa per una circostanza che non ha, a quanto ci risulta, altri precedenti”.
Sulla ventilata ipotesi di abbattimento, intanto, il Ministro Costa ha voluto ribadire la propria assoluta contrarietà. "Le inefficienze mostrate nella cattura, che non mi vedono e mai mi hanno visto concorde, reclamano professionalità e attenzione massima. Cosa che invece fin qui non è stata mostrata. E adesso si parla di abbattimento? Assurdo e paradossale". "Intanto - precisa - ho chiesto a Ispra di mandare subito una squadra di esperti che, congiuntamente ai tecnici della provincia autonoma di Trento, faccia chiarezza sulla fuga di M49 e poi si intervenga con la cautela del caso, senza minare la vita dell'animale".