Il G8 Ambiente (dal 22 al 24 aprile), si è aperto sul tema dei cambiamenti climatici. Durante il primo giorno d'incontri è stata ribadita dagli esperti la necessità di ridurre le emissioni di gas nell'atmosfera attraverso una stragegia largamente condivisa frutto di un nuovo accordo sul clima che coinvolga oltre che dai paesi del G8, anche da quelli in via di sviluppo, come Cina, India, Brasile e Sud Africa.
Presentato il rapporto dell'Ipcc (una sigla che raccoglie un tavolo di lavoro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) che sottolinea in particolare l'importanza di investire nella Green Economy, anche per uscire dalla crisi come per altro sta già avvenendo con successo negli Stati Uniti, grazie al sostegno della politica di Obama.
Questi concetti sono stati ripresi anche ieri, alla seconda giornata del G8 Ambiente sul tema della biodiverisità. La tutela delle risorse non può staccarsi di molto dalla causa principale dei problemi di conservazione ''Accoppiare mutamento climatico e biodiversita', come fa questo G8 Ambiente – spiega Maurizio Gubbiotti, resposabile del Dipartimento Internazionale di Legambiente -, è un importante segnale della consapevolezza di come proprio la qualità della biodiversità presente in un territorio dia la misura dell'uso equilibrato delle risorse ambientali''.
Il Ministro Stefania Prestigiacomo ha presentato ufficialmente la Carta di Siracusa sulla biodiversità, un documento da far sottoscrivere agli stati del G8 che si prefigge di “dare indicazioni e priorità – ha annunciato la Prestigiacomo - che rinnovano l'impegno internazionale, anche alla luce dei risultati del Target 2010, obiettivo in gran parte disatteso''.
In particolare il ministro ha sottolineato la necessita' di ''trasmettere ai governi ed alle popolazioni del pianeta l'impegno nel contrastare la perdita della biodiversità che risulta un elemento chiave per lo sviluppo e il benessere dell'umanità indipendentemente dal livello economico dei singoli paesi, e diventa quindi una sfida globale''.