E' datata 22 luglio la nuova nuova ordinanza del presidente Fugatti che, oltre a disporre la cattura dell'orso M49, autorizza il personale forestale a procedere all'abbattimento in caso di pericolo. Il documento ordina al personale addetto “qualora si verifichino situazioni che, in relazione al comportamento assunto da M49, possano determinare ulteriore pericolo grave ed imminente per l'incolumità di terzi o degli stessi operatori del Corpo Forestale trentino, di procedere all'abbattimento dell'animale".
L’orso M49 è fuggito dal Casteller rompendo una recinzione elettrica, pasando da un’area all’altra, infine sfondando una seconda barriera elettrica e scalando la rete elettrificata con un balzo di oltre 2 metri e mezzo. Sul posto, quella notte, c’erano due agenti forestali armati che però - vista l’aggressività dell’animale - si sono allontanati precipitosamente. Tornati dieci minuti dopo, hanno constatato che era fuggito e da allora non l’ha più visto nessuno. E’ quanto riferito dallo stesso Fugatti in aula.
Intanto il Ministro Costa è tornato ad esprimere la propria solidarietà all'orso in fuga, che ha personalmente ribattezzato Papillon, dall'omonimo film con Steve McQueen, detenuto in fuga per la libertà. Costa ha respinto l'opzione, caldeggiata da diversi animalisti, di trasferire l'animale in Abruzzo, evidenziando come questa soluzione metterebbe a rischio la già rara popolazione dell'orso marsicano. "Detto questo ripeto - scrive il Ministro - , stiamo arrivando ad una soluzione definitiva che mai e poi mai possa comprendere l’abbattimento. Nessuno deve ammazzare l’orso Papillon! Non ha senso!".