Polemiche sulla revisione del decreto del Presidente della Repubblica concernente l'attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonche' della flora e della fauna selvatiche (vedi notizia BigHunter.it), che consente genericamente l'immissione di specie aliene. La Lav per esempio segnala "il concreto rischio che aumentino le immissioni in natura di animali, soprattutto a favore del divertimento dei pescatori".
Sotto accusa in particolare il Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, che per il momento non dà risposte ufficiali. In compenso, Fulvio Mamone Capria, capo della segreteria del Ministro, in un commento personale su facebook risponde alle accuse rivolte al governo di aver favorito i pescatori sportivi, mettendo potenzialmente a rischio la tutela dell'ambiente.
"Se si legge la norma - scrive - si capirà che è stata resa necessaria per particolari e gravi forme di attacchi di specie non autoctone alle produzioni agroalimentari che oggi non possono attuare la lotta biologica, utilizzando solo grandi quantitativi di antiparassitari. Quindi, la priorità è affrontare la cimice asiatica e altri insetti dannosi per l'agricoltura. Ispra dovrà redigere in sei mesi, con altri soggetti, delle rigide linee guida. Chi pensa che verranno immessi animali in natura per divertimento e non per reali e motivate necessità pubbliche avrà un amaro risveglio" ha scritto il Ministro.
Lotta biologica dunque e nient'altro? Strano che il decreto dunque non faccia menzione a questo tipo di finalità. Vedremo cosa diranno in merito i pescatori della Fipsas, che all'indomani dell'approvazione avevano parlato di una grande vittoria per la pesca sportiva condotta e vinta grazie all'impegno della Sottosegretaria Vannia Gava.