Mentre la Svizzera in queste ore decide di approvare la modifica alla legge sulla caccia che consente di sparare ai lupi anche nelle aree protette, ovviamente solo in determinate condizioni, qui da noi le cose faticano a cambiare.
In Veneto è stata rimandata la discussione sulla legge che consentirebbe di sparare al lupo, proposta da Sergio Berlato, sull'esempio trentino, passato indenne al giudizio della Corte costituzionale. Secondo Berlato il rinvio è solo un pretesto. "La verità - ha dichiarato Berlato - è che in Lega sta crescendo il filone animalista. Il partito sta assumendo posizioni incoerenti tra ciò che dichiara agli allevatori e ciò che fa in aula. A breve torneremo al voto e dovranno decidersi. Certo, si rischia l’impugnazione, ma è l’unico modo per far pressione sul Governo".
A Bruxelles intanto, portando i dati delle predazioni (575 capi di bestiame tra Veneto e Trentino), l'eurodeputata Mara Bizzotto (Lega) ha depositato un'interrogazione chiedendo "se si procederà alla revisione dello status di specie protetta del lupo e se la Commissione europea individuerà con urgenza nell'Ue delle aree ad alta intensità zootecnica che devono essere precluse al lupo per consentire il proseguimento di attività non compatibili con la presenza del grande carnivoro".