Se non si stesse parlando di una tragedia, che ha portato alla morte di un uomo e al grave ferimento di un bambino di soli due anni, ancora ricoverato in condizioni critiche, ci sarebbe da ridere di fronte all'istanza presentata dalla Lav alla Procura della Repubblica che chiede il salvataggio della scrofa che ha aggredito e ucciso.
"La Procura della Repubblica di Roma grazi la scrofa che per difendere i suoi piccoli, motivatissima e normale reazione per una mamma tanto più in una situazione di continuo sfruttamento nell’allevamento, ha attaccato e causato la morte di un uomo e il ferimento di un bambino, domenica scorsa a Corcolle" scrive la Lav, chiedendo che gli animali in oggetto (mamma e piccoli) siano "dati in affidamento a chi ne garantirà la vita senza diventare salami e braciole".
"Basterà che l’Asl veterinaria, come in altri precedenti casi seguiti dall’Associazione animalista, certifichi come “non mangiabili” i maiali, facendo così cadere gli aspetti burocratici sulla sanità dei prodotti nei quali gli animali erano destinati, altrimenti, a trasformarsi in maniera violenta" suggerisce la Lav. Dunque gli animali mansueti possono andare al macello, ma se per caso uccidono devono essere graziati? Siamo alla follia.
La Lav, in chiusura del suo comunicato si augura che il bimbo ferito si rimetta al più presto. Purtroppo però le condizioni del piccolo restano gravi, come si apprende da una nota dell'Ospedale Bambin Gesù di Roma, dove è ricoverato. Intubato, in stato di incoscenza, riporta lesioni traumatiche multiple, in particolare su viso e collo, la prognosi è riservata anche per il rischio di infezioni che possono essere state trasmesse dal maiale.