In un documento della Provincia di Lecco si definiscono le modalità di intervento per i comuni al fine di eradicare la nutria. Il roditore, che popola le rive del lungo Adda e del Lago di Garlate, in quanto specie esotica invasiva che non gode più di alcuna tutela a norma di legge, può essere abbattuta con diverse modalità.
I comuni potranno agire in conto proprio o usufruire del contributo della Provincia, che, come ha spiegato il presidente Usuelli, destinera' 240 mila euro per il piano di abbattimenti. “Oggi è stimata una presenza fino a 1800 esemplari sul nostro territorio – ha spiegato il vicepresidente Bruno Crippa – ma la nutria partorisce fino a 15 piccoli ogni anno, quindi la sua popolazione è destinata a crescere. Abbiamo quindi preventivato l’abbattimento di 4 mila esemplari a partire dall’inverno del prossimo anno". Il che significa che abbattere un solo esemplare costerà circa 60 euro.
Dalla stampa locale si apprende che il Comune di Lecco, attraverso l’assessore all’Ambiente, Alessio Dossi, aveva auspicato la via delle sterilizzazioni per contenere la specie. Una possibilità che non sembra essere stata abbandonata dal capoluogo che porterà avanti comunque la sua richiesta di autorizzazione all’Ispra. Giova ricordare che Ispra si è espresso più volte su questo tema, ritenendo impratibabile questa metodologia.