“E’ giunto il momento di cambiare la legge affinché il bracconaggio, tra le emergenze ambientali del Paese, sia perseguito con i mezzi e le norme adeguate e infine sconfitto. Governo, maggioranza e Parlamento agiscano rapidamente, anche in attuazione di quanto stabilito dalla Conferenza Stato Regioni”. Così Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia e Wwf Italia negli scorsi giorni hanno sollecitato il Governo affinchè, in vista del vertice di maggioranza che servirà ad attuare il nuovo collegato ambientale, inserisca tutte le proposte del Piano Antibracconaggio approvato nel 2017 e "valuti anche l’ipotesi di avvalersi di uno strumento legislativo più rapido al fine di garantire una loro tempestiva approvazione".
“Il Piano d’azione, a cui si è giunti anche sulla spinta della procedura Eu-Pilot attivata dalla Commissione europea per la grave situazione del bracconaggio in Italia, è stato approvato dalla Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome a seguito di un intenso lavoro istituzionale", scrivono le associazioni animaliste.
"Varie azioni di campo previste dal Piano sono già in atto - evidenziano - ma ora è necessario e urgente che questo fondamentale strumento di tutela della biodiversita' sia reso pienamente operativo anche sotto il profilo dell’adeguamento normativo e di un reale turnover del personale di vigilanza venatoria degli enti di area vasta, mutilato negli ultimi anni da blocchi dei concorsi, pensionamenti e trasferimenti forzosi”.
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