La Regione Piemonte, attraverso una lettera del vicepresidente e assessore alla Montagna, Fabio Carosso, ha scritto al Ministro all'Ambiente segnalando la difficile situazione relativa alla presenza del lupo.
“Purtroppo - scrive Carosso - il nostro margine di azione è molto limitato, perché questa specie è protetta da normative comunitarie e nazionali. Al momento il ministero dell'Ambiente ha elaborato un nuovo Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, che giace in Conferenza Stato-Regioni dal maggio del 2019. Per questo ho mandato una lettera al ministro Sergio Costa e a tutti i prefetti del Piemonte, che sono l’emanazione del Governo, per segnalare la situazione di grande preoccupazione venutasi a creare e per sollecitare la ripresa al più presto della discussione sul documento, che tenga conto anche delle trasformazioni che sono nel frattempo intervenute nelle abitudini del lupo”.
Gli incontri sul territorio
Per corroborare le proprie tesi, Carosso ha in programma quattro giornate di lavoro, una per quadrante, per incontrare tutti i soggetti interessati dal problema, al fine di raccogliere informazioni dettagliate sulle abitudini e le azioni di questi animali sul territorio e di individuare eventuali interventi da mettere in campo.
Il primo appuntamento è fissato per il 22 gennaio ad Asti, dove dalle 9 presso la sede della Provincia si ritroveranno i rappresentanti astigiani e alessandrini delle istituzioni (prefetti, Province, Unione dei Comuni e Unioni montane, enti di gestione parchi, carabinieri forestali, servizi veterinari delle Asl) e i portatori di interesse (associazioni agricole, dei pastori e venatorie). L’apporto scientifico verrà garantito dai ricercatori di Life Wolf Alp EU.
Il 31 gennaio l’incontro avverrà a livello di Città Metropolitana di Torino. A febbraio sarà la volta del Cuneese e quindi delle province di Biella, Vercelli, Novara e VCO.