Il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia, ha respinto l'appello delle associazioni Un.A.Ve.S., A.N.C.A., L.C.S., F.S.D.C., C.P.A.S. e Italcaccia per la riforma dell'ordinanza cautelare del Tar, la quale aveva respinto la richiesta di annullamento del provvedimento regionale che ha modificato il Piano regionale dei Parchi e delle Riserve re-istituendo Riserve Naturali già abrogate.
I giudici, con sentenza del 15 gennaio scorso, hanno spiegato che la soppressione delle precedenti Riserve Naturali (Monte Cammarata, Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, Monte Carcaci, Monte Genuardo e S. Maria del Bosco) era dovuta all’istituzione del nuovo Parco dei Monti Sicani, poi decaduta (per la terza volta di seguito a causa di ricorsi al Tar). Il che ha fatto venir meno anche la soppressione delle dette Riserve. A quanto pare l'iter per costituire il Parco è partito nuovamente a dicembre scorso con la firma dell'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, del decreto che costituisce un nuovo Comitato promotore.