La Commissione europea nei prossimi giorni dovrebbe presentare la nuova strategia per la difesa della biodiversità che mira ad invertire la tendenza della perdita di specie. Si tratta di una questione cruciale anche per l'economia, dato che la metà del Pil globale, circa 40mila miliardi, dipende dalla tenuta degli ecosistemi.
Tra le novità nuove misure contro il traffico di specie esotiche legate all'insorgenza del Covid-19 e altre malattie simili ma anche la destinazionedi una percentuale maggiore di territorio destinato ad aree protette (30% delle terre e il 30% dei mari), tagliare l'uso dei pesticidi del 50% e quello dei fertilizzanti del 20%, e aumentare le superfici agricole coltivate con metodo biologico dall'8% ad almeno il 25%. La biodiversità dovrebbe anche essere "un elemento centrale" del Piano per la ripresa da lanciare contro la crisi economica causata dal Covid-19.
Piani urbani per il verde in tutte le città con più di 20mila abitanti entro il 2021 e l'uso del 10% della superficie agricola Ue per creare paesaggi ad alta diversità collegati tra loro, in modo da formare infrastrutture verdi. La Commissione punta anche alla 'liberazione' dalle barriere di 25mila chilometri di fiumi a livello Ue e a un buono stato di tutte le acque superficiali e sotterranee entro il 2027. La strategia dovrà essere approvata dai Paesi membri. Tra gli altri obiettivi annunciati.