25 anni di AEWA, ovvero: la via del successo per la conservazione e la gestione degli uccelli acquatici. FACE condivide con AEWA la celebrazione del suo storico anniversario e punta a ulteriori successi.
Il 16 giugno 1995, all'Aia, è stato firmato l'accordo sulla conservazione dei migratori acquatici dell' Eurasia (AEWA),che oggi conta 80 parti contraenti, che collaborano regolarmente per conservare e gestire questo importante patrimonio avifaunistico. A differenza di molti altri accordi, il suo concetto di conservazione include il riconoscimento sicuro dell'uso sostenibile della caccia e rimane perciò molto importante per i cacciatori europei.
Sin dall'inizio, i temi della compatibilità fra la direttiva UE sugli uccelli e la caccia agli uccelli acquatici sono stati parte dei negoziati e ancora oggi rimangono una sfida. Per fortuna, negli ultimi 25 anni sono stati raggiunti molti obiettivi, anche su come ottenere una caccia sostenibile a livello internazionale con tassi di prelievo, che molti ritenevano impossibili da ottenere. Ultimo recente successo la piattaforma AEWA di gestione delle oche.
Il pionieristico piano di gestione dell'oca dalle zampe rosee delle Svalbard è in corso e sta per raggiungere il prefissato target della popolazione, attraverso il cosiddetto prelievo adattativo. Allo stesso modo, il piano d'azione Taiga Bean Goose ha avuto successo nell'invertire il declino della popolazione, consentendo nel contempo una caccia regolamentata, senza imporre alcuna moratoria. Per la prossima stagione venatoria, questo prelievo sarà leggermente aumentato, grazie al recupero dei contingenti. Questi processi hanno inoltre migliorato la conoscenza delle specie e contribuito a sviluppare le competenze sul concetto di prelievo adattativo in Europa.