La Commissione Ue ha formalmente sollecitato l'Italia e il Lussemburgo ad adottare i loro primi programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico e a comunicarli alla Commissione, come richiesto a norma della direttiva (UE) 2016/2284 concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici (direttiva NEC).
"La direttiva, che stabilisce impegni nazionali di riduzione delle emissioni - si legge nel comunicato della Commissione -, mira ad ottenere livelli di qualità dell'aria che non comportino significativi impatti negativi e rischi per la salute umana e l'ambiente. Gli Stati membri devono adottare programmi di controllo dell'inquinamento atmosferico nei quali definiscono le modalità per il raggiungimento delle riduzioni concordate delle loro emissioni annuali. Gli Stati membri avrebbero dovuto adottare e presentare i loro primi programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico alla Commissione entro il 1° aprile 2019".
Nonostante diversi solleciti, l'Italia e il Lussemburgo non hanno finora ottemperato a questo obbligo. La Commissione ha pertanto deciso di inviare lettere di costituzione in mora concedendo all'Italia e al Lussemburgo 3 mesi per l'adozione dei programmi. In caso contrario, la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.