L'orso M49 (ribattezzato Papillon dal Ministro Costa) ha colpito ancora. Dopo la seconda incredibile fuga dal recinto in cui era stato rinchiuso, l'esemplare, dichiarato problematico da più di un esperto zoologo, continua a mietere vittime attaccando animali da fattoria nelle malghe trentine.
La predazione, certificata dagli organi forestali preposti, ha riguardato due ovini e tre caprini; quest’ultimi sono stati soppressi per le gravi lesioni riportate. “E’ in quel preciso momento che l’allevatore si sente impotente dinnanzi alla strage, colpevolizzandosi addirittura per non aver potuto difendere il suo bestiame, ma quando gli animali sono protetti da reti elettrificate alte un metro e mezzo, che pare a nulla servano per fermare i predatori, allora oltre allo sconforto monta pure la rabbia”. Le parole di Alberto Nones e della figlia Veronica, gestori della Malga, fungono da comun denominatore per i rappresentanti della categoria, che chiedono a gran voce di essere tutelati.
“Qui iniziamo ad avere paura, non solo per l’incolumitá degli animali ma anche per la nostra: ora siamo in trincea con i lupi e l’orso M49 che si aggirano in prossimitá delle malghe, ma per ora dalla Regione solo silenzi; ci auguriamo solo di non essere costretti ad affrontare mai situazioni ben piu’ gravi, ma la fatalitá sembra ormai essere - a detta di molti - solo questione di tempo” ha concluso preoccupato Nones.