Secondo quanto riferisce la Commissione Europea circa un quinto dei rettili e un quarto degli anfibi sarebbero a rischio estinzione. L'allarme è stato lanciato in vista della Giornata mondiale della biodiversità, domani 22 maggio, un'occasione per riflettere sulle strategie a difesa della natura per tutto il continente.
La conclusione è il risultato dei nuovi studi sulle specie in pericolo, realizzati dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), che pubblica annualmente la lista rossa delle specie in pericolo di sopravvivenza e che è tra i referenti ufficiali dell'Unione Europea e della nostra Ispra.
Le specie rare sono quelle maggiormente a rischio ma i dati di Iucn parlano di un quadro allarmante per quasi la metà di tutti gli anfibi e i rettili europei. ''Una scoperta preoccupante'' ha commentato Stravos Dimas, commissario Ue responsabile per l'Ambiente, tanto grave da elaborare una 'lista rossa' europea che classifica le principali specie in pericolo, in modo da adottare a livello comunitario le migliori strategie di protezione e tutela. L'Europa si e' data come termine il 2010 per arrestare la perdita di biodiversita', ma occorre mettere in campo maggiori sforzi e ''la ridefinizione del nostro legame con la natura'', ha aggiunto Dimas, poiche' sono proprio le attivita' umane a rappresentare la principale minaccia per le specie a rischio.
La scoperta senza dubbio importante anche per la rivalutazione della caccia, visto che nessun rettile e nessun anfibio è oggetto di caccia in Europa, le attività umane colpevoli della graduale scomparsa della biodiversità sono ben altre (distruzione degli habitat, riscaldamento globale, inquinamento e introduzione di specie invasive).
(Ansa)