"Quando la presidente della commissione Ambiente Wilma Moronese sostiene, nella relazione che accompagna il parere richiesto sulle linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa, che per far ripartire l'economia del Paese sarebbe necessario ed auspicabile aumentare il numero delle aree protette sia in mare che in terra, l'assoluta mancanza di senso della realtà della proposta si evidenzia compiutamente". E' ciò che dichiara il senatore della Lega Francesco Bruzzone, componente della commissione Ambienete e responsabile del dipartimento Attività Venatorie del partito.
"Rimango sbalordito dalla proposta - continua Bruzzone - che non tiene in considerazione lo stato delle cose, che ci dice, invece che di parchi in Italia ce ne sono eccome. Tanti non funzionano per mancanza di risorse o per vincoli burocratici; se davvero si volessero tutelare i parchi italiani se ne potrebbe chiudere qualcuno e migliorare le condizioni di quelli esistenti. Farò quanto in mio possesso per far depennare questa posizione dalla stesura finale del parere; appare chiaro che, se l'atteggiamento di Pd e Cinque Stelle non dovese cambiare, mi schiererò contro questa inconsistente proposta ed esprimerò un deciso voto contrario".