In Europa è in corso la discussione sulla proposta di modifica del Regolamento 1308/2013 (organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli), a cui sono abbinate varie proposte di regolamentazione sui cibi alternativi alla carne.
Particolare rilievo ha assunto l’emendamento 165, volto ad impedire a prodotti vegetariani/vegani di poter utilizzare denominazioni che richiamano la carne o i prodotti a base di carne rientranti nell’articolo 17 del Regolamento UE n.1169/2011 (come ad esempio: bistecca, salsiccia, scaloppina, hamburger).
“Ritengo fondamentale che i termini che sono attualmente utilizzati per le carni e per i prodotti a base di carne siano riservati esclusivamente alle parti commestibili degli animali. Non è possibile che alimenti completamente diversi dalla carne, e che di questa diversità si fanno vanto, continuino a sfruttare la notorietà ed il successo della filiera zootecnica” - queste le parole dell’On Dreosto, membro titolare della Commissione parlamentare che si occupa di sicurezza alimentare.
“Proprio al fine di rispettare gli impegni prefissati dalla strategia Farm to Fork circa le informazioni da fornire ai consumatori, penso sia assurdo continuare ad indurre in errore i consumatori europei. La commercializzazione di questi finti prodotti a base di carne induce a pensare che siano simili agli “originali” ed abbiano magari lo stesso valore nutrizionale. E’ invece fondamentale che prodotti completamente diversi, che nulla hanno a che fare gli uni con gli altri, abbiano anche nomi completamente diversi. Per questo l’emendamento 165 va sostenuto” - conclude l’eurodeputato Dreosto.