L'Italia è il fanalino di coda in Europa per il rispetto delle Direttive Comunitarie in fatto ambientale. Ma la caccia non ha che un piccolo posto nelle responsabilità di questo amaro record.
Nonostante gli ambientalisti usino spesso attaccare la caccia come causa di scandalo in Europa, sorprende constatare nel rapporto annuale sullo stato di attuazione della legislazione europea, che la maggior parte delle infrazioni riguarda la gestione dei rifiuti (14 infrazioni sulle 45 totali) e che nelle restanti figurano per la maggior parte quelle relative alla gestione dell'acqua, all'inquinamento atmosferico e all'impatto ambientale dell'edilizia e delle infrastrutture.
Nella classifica dietro di noi compaiono Spagna, Irlanda, Francia e Regno Unito che superano le 30 infrazioni comunitarie. Complessivamente nel 2008 sono state avviate un totale di 2044 infrazioni, di queste 481 riguardano le politiche ambientali. In particolare, sotto le categorie ''rifiuti'' e ''natura'' rientrano rispettivamente 111 e 105 casi; 95 riguardano invece questioni relative alla gestione idrica, 65 all'inquinamento atmosferico e altri 50 all'impatto ambientale.
(Asca)