Ripartono nel veronese le catture e gli abbattimenti delle nutrie. Il nuovo piano resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025 e riprende in gran parte il precedente provvedimento, fatta salva la nuova competenza di attuazione affidata non più alle Province, vista la soppressione dei Servizi provinciali caccia e pesca, ma alle Unità organizzative coordinamento gestione ittica e faunistico venatoria dipendenti dalla Regione del Veneto.
E' confermata la preferenza della cattura mediante gabbie trappola, affidate ai proprietari e conduttori dei fondi in comodato, appositamente formati, con possibilità da parte degli stessi di procedere direttamente alla soppressione del capo, anche se privi di porto d’armi, attraverso dispositivi ad aria compressa con potenza non superiore a 7.5 Joule. Resta confermata la possibilità di smaltimento dei capi catturati e abbattuti diretto in campo, nel limite di 10 capi per ettaro e per giorno, previo sotterramento. Inoltre è possibile l’abbattimento diretto con arma da fuoco, tutto l’anno e anche nelle ore notturne (in questo caso va indossato un gilet ad alta visibilità), da parte del proprietario conduttore dei fondi, in possesso di licenza di caccia e di idonea assicurazione, se appositamente formato. Questa possibilità di intervento è comunque soggetta al coordinamento dei servizi di polizia provinciale. Qualora il capo abbattuto non sia facilmente recuperabile, può essere lasciato in loco (ad esempio in un canale), in ragione del fatto che non è dimostrata la trasmissibilità di malattie infettive all’uomo e agli animali (Fonte Coldiretti).