Anche in Veneto sarà possibile presentare la domanda di contributo per due bandi specifici finalizzati alla prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica all’agricoltura, e all’indennizzo di danni causati da fauna selvatica ittiofaga all’acquacoltura. In totale sono stati stanziati 200mila euro. I restanti 800mila euro saranno destinati all’indennizzo dei danni all’agricoltura nel territorio a gestione programmata della caccia. “In un contesto storico e ambientale che sta registrando un incremento senza precedenti delle specie faunistiche, ungulati in primis, intendiamo dare un sostegno concreto ai nostri imprenditori – spiega l’assessore regionale Corazzari – per contenere i danni causati alle produzioni agricole. Dalle segnalazioni raccolte, infatti, è evidente l’impatto economico di questo fenomeno sulle aree rurali venete e la prevenzione passiva, attraverso l’installazione di strumenti di protezione, gioca sicuramente un ruolo strategico fondamentale assieme agli interventi gestionali attivi di contenimento attuati dai piani di controllo”. Si stanno pertanto cominciando a pagare indennizzi per un importo periziato totale di 1.291.683 euro. Secondo le denunce ricevute, nel 2020/2021 gli ungulati, cinghiale in primis, si confermano al primo posto tra le specie selvatiche causa di danni alle produzioni agricole, seguite da quelle per danni da corvidi e dalle lepri. Lepri che hanno provocato danni pari ad oltre 6.500 Euro/evento, con alcuni casi di danni ben superiori ai 10.000 euro. Sono previsti fondi anche per la realizzazione di recinzioni meccaniche o elettrificate, protezioni individuali per alberi da frutto di primo impianto, reti antiuccello e dissuasori di varia natura, con un tetto massimo della spesa ammissibile pari a 5.000,00 euro.