Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Scientific Reports, affronta il problema dell'ibridazione del lupo, fenomeno particolarmente allarmante nell'Europa meridionale dove la ricolonizzazione in corso di aree storiche sta aumentando il flusso genico tra popolazioni divergenti.
Realizzato da un team di 14 ricercatori di tutta Europa e coordinato dai genetisti dell’Area per la Genetica della Conservazione di ISPRA, la ricerca fornisce utilissimi strumenti biomolecolari per identificare, a livello europeo, le diverse popolazioni di lupi e sciacalli ma anche eventuali ibridi tra lupi, sciacalli e cani.
Attraverso nuovi strumenti genomici è stato scoperto che si possono distinguere in modo affidabile la mescolanza naturale della popolazione dall'ibridazione inter-specifica in cinque gruppi di canidi comprendenti cani, sciacalli e popolazioni di lupi iberici, italiani e dinarici.
Questi dati possono fornire una tempestiva identificazione dei disperdenti e garantire che individui così importanti non siano erroneamente classificati come ibridi, con il conseguente rischio di decisioni di gestione che potrebbero essere dannose per la conservazione. Il panel proposto faciliterà anche il monitoraggio degli sciacalli, che stanno rapidamente espandendo i loro areali in tutta Europa, e contribuirà alla ricerca, al monitoraggio e alla gestione della conservazione dei canidi selvatici europei.