In occasione della giornata mondiale per la lotta contro la desertificazione, ieri all'Istituto Nazionale di Economia Agaria (Inea) di Roma si è tenuto un convegno sul tema per discutere delle azioni da intraprendere in Italia.
Tra i protagonisti del dibattito c'era il sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia che ha dichiarato “L'Italia deve tornare ad assumere un ruolo centrale nella lotta globale alla desertificazione, sia perche' il nostro Paese e' direttamente colpito dal fenomeno, sia perche' abbiamo gli strumenti tecnici e operativi per farlo''.
In Italia, secondo il Corpo forestale dello Stato, oltre il 21 per cento del territorio nazionale è a rischio di desertificazione. Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia sono fortemente a rischio. Situazione particolarmente grave in Sardegna dove il pericolo desertificazione riguarda ben il 52 per cento del territorio regionale, di cui l'11per cento gia' colpito.
Menia ha evidenziato lo stretto legame tra cambiamenti climatici globali, emissioni di gas serra, poverta' e desertificazione e ha ricordato che l'Italia, secondo stime del 2005, ha il in totale il 43 per cento del proprio territorio a rischio desertificazione. Le cause inoltre sono da ricercarsi nelle scorrette pratiche agricole, nell'uso sbagliato delle risorse idriche, nella deforestazione e nell'eccessiva urbanizzazione.
Secondo il rappresentante del governo occorrono azioni coordinate su tre livelli: internazionale, in vista della prossima conferenza Cop 9 di Buenos Aires; nazionale, attraverso l'aggiornamento delle politiche sulle basi delle nuove competenze scientifiche acquisite; regionale-locale, attraverso azioni dirette sul territorio.