Nella campagna ravennate è emergenza volatili. Sono troppi e rischiano di vanificare gli sforzi degli agricoltori che in questo periodo raccolgono la frutta. Il problema è aumentato vertiginosamente perchè nulla si è fatto finora e quello che è grave, per gli agricoltori della zona, è che pare non siano in programma piani di abbattimento per le specie più dannose quali storni, gazze, ghiandaie e piccioni.
“Sappiamo che si erano tenuti diversi incontri per discutere di questi piani di abbattimento – denuncia l'agricoltore Franco Cicognani -, ma ora sembra che sia ‘saltato’ tutto”. “C’era stata la promessa della Provincia — spiega poi un altro agricoltore, Gianfranco Rambelli - Una promessa rimasta tale, perché sino ad ora non ha avuto di fatto alcun seguito”.
“Non vorremmo che ancora una volta fossimo noi agricoltori a subire i diktat degli ambientalisti – ha dichiarato Cicognani , che come sempre vogliono decidere per tutti, non pensando ai danni che la selvaggina provoca alla nostra attività. In ogni caso, poi, si tratta di un danno collettivo, perché almeno una parte va comunque risarcita e quindi, è ovvio, ci rimettono tutti i cittadini".
"Gli agricoltori — hanno spiegato gli agricoltori in un articolo pubblicato da Il resto del Carlino — in questo caso non vogliono risarcimenti in denaro, che arrivano sempre tardi e in minima parte riescono a coprire il danno subìto. Desiderano semplicemente prevenire questi danni con piani di abbattimento coerenti e rapidi". Senza dimenticare i continui danni provocati da cinghiali e caprioli che dalla collina stanno scendendo fino alla pianura, causando danni sempre maggiori alle piante da frutto e alle colture estensive.