Maurizio Donelli, sul Corriere della Sera affronta il tema della scomparsa graduale dei passeri in città. "Dove sono finiti? L’allarme è mondiale e decine di studi internazionali stanno cercando di dare una risposta alla domanda. Secondo una ricerca dell’inglese BTO (British Trust for Ornithology) dal 1971 la popolazione di questa specie si è ridotta di oltre il 70 per cento. Le ragioni sembrano più di una. Tra i colpevoli principali, autori di una vera e propria strage nelle città in questi ultimi anni, ci sono i predatori. Cornacchie e gabbiani su tutti. Ma anche taccole, gazze e ghiandaie".
Altre cause sono più antropiche: troppa chimica che ha sterminato gli insetti in città e campagne. C'è poi l’edilizia moderna, con tetti che non si prestano più alla nidificazione. Insomma non hanno più rifugio nei moderni edifici tutti vetro e cemento e se nidificano sugli alberi diventano facili prede delle onnipresenti cornacchie.
Sul problema interviene anche il celebre architetto Stefano Boeri "al mondo d'oggi ci sono già varie esperienze di progettazione che cercano di tenere conto della vita degli animali nella dimensione urbana, dove il tentativo primario è quello di garantire la continuità dei corridoi ecologici che fungono per loro da habitat e da canale per gli spostamenti".