Il Ministero della Salute informa che, dopo il primo caso di PSA in provincia di Reggio Calabria, sono state predisposte tutte le attività finalizzate alla definizione dell’area infetta e all’attuazione delle misure previste dalla legge. In una nota ai Servizi Veterinari regionali il Ministero comunica che sono in corso esami di laboratorio su ulteriori carcasse di cinghiale e su campioni prelevati in allevamento.
In tutto sono tre i cinghiali risultati positivi, le ultime due positività su carcasse rinvenute, sono state confermate in data 10 maggio dal Centro di Referenza nazionale per le pesti suine dell’IZS Umbria e Marche.
L'Unità di crisi centrale (UCC) nelle pressime ore definirà le misure di contrasto alla diffusione della malattia. Il Ministero della Salute ribadisce la necessità di innalzare al massimo l’attività di sorveglianza passiva sul cinghiale su tutto il territorio nazionale e la vigilanza sulle misure di biosicurezza negli allevamenti suinicoli, in particolare di tipo semibrado. Necessario anche incrementare l’azione di sensibilizzazione della popolazione, al fine di "scongiurare comportamenti che possono rappresentare un rischio di diffusione anche a distanza della malattia sul territorio nazionale".