A tre mesi dalla morte di Andrea Papi, aggredito dall'orsa JJ4 a Caldes, i familiari del giovane runner hanno rivolto una lettera alle istituzioni della Provincia di Trento. Dopo la sua morte, infatti, al di là dei proclami e delle intenzioni, nulla è cambiato sulla situazione degli orsi e nessuno si è fatto avanti per riconoscere le proprie responsabilità e migliorare la situazione a vantaggio di una convivenza pacifica con gli animali.
“La Famiglia Papi ha atteso circa tre mesi dalla tragedia di Caldes, con la morte attesa ed annunciata di Andrea, per avere le scuse pubbliche e morali non ancora arrivate; ad oggi chiediamo ancora una volta ai responsabili di questa ignobile tragedia di spiegare come è potuto accadere una simile vicenda e quindi di chi sono le responsabilità dell’accaduto. Mettetevi una mano sul cuore, riflettete e se fosse accaduto ad un vostro figlio? Come avreste reagito? Attendiamo risposte dalle persone citate in causa, e da chi la notte non dorme sonni sereni”.