Sul voto del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento della Commissione sul ripristino della natura, c'è il commento delle organizzazioni agricole italiane. Nei loro comunicati Cia, Confagricoltura e Coldiretti ritengono importanti gli emendamenti approvati in sede di discussione.
In particolare l'esclusione degli ecosistemi agricoli dall'applicazione della legge sul ripristino della natura; l'eliminazione dell'obiettivo di riduzione del 10% della superficie agricola produttiva e l'utilizzo di fondi esterni alla Politica agricola Comune (Pac) per finanziare la legge sul ripristino della natura, il riferimento al rispetto del principio di reciprocità per i prodotti importati.
Allo stesso tempo esprimono preoccupazione per alcuni aspetti della legge, come il rischio di una riduzione della superficie agricola produttiva, il possibile aumento delle importazioni di prodotti dannosi per l'ambiente e il rischio di aumentare l'inflazione.
Il Parlamento europeo ora dovrà negoziare la legge sul ripristino della natura con il Consiglio dell'Unione Europea e la Commissione europea. I negoziati sono previsti per l'autunno del 2023.