Il Consiglio di Stato venerdì scorso ha confermato la sospensione delle ordinanze di abbattimento decise dalla Provincia di Trento per gli orsi JJ4 e MJ5, confermando per quest'ultimo esemplare il potere di captivazione.
"È un’ordinanza che ci lascia perplessi, e che ci fa chiedere se valga di più la vita di un animale o quella di un essere umano", commenta il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. "Dopo tutto quello che è accaduto, il dolore ed il lutto, le preoccupazioni della nostra comunità, mi chiedo se c’è ancora rispetto della vita umana, ma anche nel confronti delle comunità montane trentine, costrette a convivere quotidianamente con la presenza di esemplari pericolosi che mettono a rischio la sicurezza pubblica”.
“Lo spirito dell’odierna ordinanza del Consiglio di Stato - continua il presidente della Provincia - è lo stesso di quella che impedì la cattura di JJ4, resasi poi autrice lo scorso aprile di un’aggressione mortale. Nelle prossime ore analizzeremo in dettaglio ogni risvolto giuridico di quest’ultimo atto, ma al di là di quanto deciso oggi dal Consiglio di Stato posso assicurare che assieme a tutta la Giunta continueremo a lavorare per assicurare la massima sicurezza alla comunità trentina, consapevoli e convinti che l’unica via per garantirla appieno sia quella di provvedimenti veloci e puntuali che rendano possibile anche l’abbattimento degli esemplari pericolosi”.
Il presidente Fugatti conferma inoltre l’impegno per il piano di contenimento degli esemplari, attualmente all’attenzione del ministero competente, “un piano che riteniamo necessario in quanto le dimensioni del nostro territorio non sono compatibili con il numero di esemplari oggi presenti“.