Due persone e il loro cane sono stati uccisi da un orso grizzly nel parco nazionale di Banff in Canada. L'orso è stato successivamente abbattuto dai guardaparco.
Secondo un familiare di una delle due vittime, i due erano veri amanti della natura, conoscevano il protocollo per gli incontri con gli orsi e lo seguivano alla lettera. Venerdì scorso, avevano notificato l'arrivo in sicurezza al campo nella Red Deer River Valley, una zona con ripide scogliere e terreno accidentato a ovest del ranch Ya Ha Tinda. Ma quella stessa notte il Parco ha ricevuto una chiamata di emergenza dal loro dispositivo satellitare, i due chiedevano aiuto per l'attacco da parte di un orso.
Una squadra specializzata nella gestione degli attacchi di animali selvatici è stata immediatamente inviata ma non ha potuto raggiungere il luogo dell'attacco in breve tempo a causa del maltempo, che non ha permesso l'uso dell'elicottero. Quando la squadra è arrivata al campeggio, a piedi, non c'era ormai più nulla da fare per le vittime. I ranger hanno trovato l'orso ancora sul luogo dell'attacco e hanno deciso di abbatterlo sul posto.
Un attacco estremamente raro. Gli escursionisti infatti sono le prime vittime in mezzo secolo nel territorio del Parco. Mentre nella regione si registra un altro attacco mortale nel 1980. La particolarità di questo attacco sta anche nella natura dell'aggressione, non difensiva ma predatoria. Solitamente infatti gli orsi lasciano il luogo dopo l'attacco, ma questa volta l'orso è stato trovato ancora accanto alle vittime, delle quali si stava nutrendo.
Con ogni probabilità l'orso era in una fase di "iperfagia", quando in vista del letargo invernale mangiano molto di più per mettere su quanto più peso possibile. (The Guardian)
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