Durante il XXII Congresso Nazionale della Società Italiana di Diagnostica di Laboratorio Veterinaria (S.I.Di.L.V.), è stato presentato uno studio che ha identificato il primo caso di Mixomatosi nella lepre italica. Lo rende noto la Federcaccia in un comunicato.
La Mixomatosi è una malattia virale ben conosciuta che colpisce il coniglio selvatico e domestico ed è causata dal Myxoma virus (MYXV). Questo virus può essere trasmesso attraverso vettori come zanzare e pulci, con ceppi di vari livelli di virulenza.
Il caso in questione è stato scoperto durante il "Progetto Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica" in Sicilia, avviato nel 2017 dalla Federcaccia. Nel novembre 2018, è stato abbattuto un maschio di lepre italica con lesioni sospette da Mixomatosi. Le analisi hanno rivelato la presenza del DNA del Mixoma virus in questa specie di lepre, il che rappresenta una scoperta significativa. Inoltre, sono state escluse connessioni con un ceppo particolarmente pericoloso del virus (MYXV-To). Inoltre, è stata riscontrata la positività per Treponema paraluisleporidarum, un batterio a trasmissione sessuale che causa la sifilide dei Lagomorfi, una malattia non trasmissibile all'uomo.
Poiché sia le lepri italiche che i conigli selvatici sono presenti in Sicilia, stanno attualmente svolgendo ulteriori ricerche sul genoma virale, nella speranza di comprendere meglio la situazione epidemiologica nell'isola. Questa scoperta sottolinea ancora una volta il ruolo cruciale dei cacciatori come sentinelle ambientali e il loro contributo alla visione "One Health", che considera strettamente interconnesse la salute animale, la salute dell'ecosistema e la salute umana.